Vademecum delle cose da sapere prima di ristrutturare il bagno

ristrutturazione bagno

Quando si decide di effettuare lavori di muratura e impiantistica importanti, come la ristrutturazione del bagno Roma (la capitale è una città che ha registrato un incremento di questi lavori) è bene scegliere la professionalità di ditte specializzate e abilitate, perché sono molte le cose da sapere prima di intraprendere un lavoro simile, soprattutto a livello normativo. Per seguire anche la correttezza dei lavori è, dunque, bene tener presente almeno una decina di informazioni utili riguardo la ristrutturazione del proprio bagno.

A proposito di ristrutturazione del bagno

Non tutti sanno che la superficie dei bagni è stabilita dal Regolamento edilizio e di Igiene Edilizia predisposto dal proprio Comune di Residenza, per cui quando si modificano le dimensioni di un bagno o quando si decide di ricavarne uno nuovo da un altro ambiente è necessario attenersi ai valori previsti dai regolamenti che sono consultabili presso l’ufficio tecnico comunale.

I regolamenti sanciscono anche se è possibile o meno avere un bagno senza finestre purché dotato di apparecchi per l’aerazione meccanica o se necessario un bagno aero-illuminato in modo naturale rispetto alle dimensioni dell’intera abitazione. È altresì necessario verificare cosa prescrivono i regolamenti comunali rispetto al posizionamento del WC rispetto al vano cucina. In alcuni casi è specificata la distanza in metri, in altri è indicato che il vaso igienico sia disimpegnato dalla cucina da un apposito vano delimitato da serramenti.

All’interno del bagno occorre porre attenzione all’impianto idrico ed elettrico che convergono spesso sulla stessa parete: la norma Cei 64-8 stabilisce l’obbligo del rispetto delle norme di progettazione e realizzazione come quella di proteggere con un interruttore differenziale da incasso le prese elettriche in prossimità dei lavandini.

Quando si ristruttura completamente il locale per cui è necessaria la rimozione dei rivestimenti e dei sottofondi è consigliabile optare per sistemi di impianto a pavimento in cui le condutture sono posate a terra, sfruttando solo parzialmente la fascia inferiore dei muri.

Tra la posa degli impianti idrico ed elettrico e il riposizionamento del rivestimento è importante scattare delle foto ai tubi e ai cavi; questo è importante per avere una traccia degli schemi tecnici eseguiti oltre che come documentazione nei casi di contestazioni, perdite, guasti o ulteriori ampliamenti degli impianti.

Perché prediligere la composizione di bidet e WC affiancati? Oltre ad essere una soluzione pratica ed estetica insieme, lo è anche dal punto di vista tecnico poiché lo scarico del bidet va collegato a quello del WC con idonea pendenza del tubo (1 cm per ogni metro lineare). Per questo occorre una parete lunga almeno 120 cm; nel caso in cui lo spazio non c’è, è necessario posizionarli frontalmente. Il water e il bidet affiancati necessitano di 45-50 cm almeno di distanza tra loro, per questo conviene scegliere modelli a profondità contenuta per lasciare più spazio libero tra i due componenti, con le misure standard di 55-57 cm si possono guadagnare fino a 12 cm di spazio.

Anche i rivestimenti delle pareti possono essere oggetto di normative comunali: la prescrizione generale è che il materiale impiegato sia impermeabile, lavabile, resistente e liscio, e bisogna verificare anche fino a che altezza (nei comuni come Roma o Milano i rivestimenti in piastrelle devono raggiungere un’altezza compresa tra 160 e 180 cm. Il soffitto e le parti non rivestite devono essere rifinite con prodotti traspiranti.

Rinnovo e sostituzione dei sanitari

Nel caso in cui non si desidera fare un intervento radicale, ma sostituire solo i sanitari, è opportuno cercare modelli e componenti che si adattino agli attacchi presenti e che siano compatibili, così come per i rubinetti, la vasca e il piano doccia. Soluzioni che possono evitare le demolizioni o la sostituzione dei pavimenti possono essere i pannelli in gres sovrapponibili. Le lastre hanno uno spessore di 2-3 mm e sono esteticamente molto valide oltre che resistenti. Anche le pareti – qualora non si desidera sostituire le piastrelle, ma cambiare solo l’estetica – possono essere rivestite con rasanti impermeabilizzanti che si applicano come pitture sulle vecchie piastrelle; i risultati sono ottimi con le piastrelle integre.

Lascia un commento