Salento d’inverno: perché ne vale la pena

Da giugno a metà settembre, il Salento è un contenitore di eventi, folle e frenesie, una realtà che cambia volto e che si accende al ritmo delle sue musiche, dalle discoteche alle dance hall fino alle piazze dove risuona la pizzica. Ogni hotel, b&b e residence Salento si riempie, i ristoranti sono affollati, le discoteche straripano. Poi tutto si ferma o, perlomeno, rallenta in maniera percepibile, le strade cambiano colore e quasi sembra di trovarsi in un altro luogo. i flussi di turisti si conservano, in piccola parte, ma su volumi imparagonabili. Il tacco d’Italia, nell’immaginario comune, è una meta prettamente estiva, quasi come se per nove mesi l’anno non esistesse neppure. Eppure le cose non stanno così e il Salento è magia, anche in inverno.

Monumenti e arte

Lecce è la capitale del barocco del Mezzogiorno italiano e tutto il Salento è costellato di monumenti seicenteschi, costruiti in pieno clima controriformistico per esaltare la magnificenza della chiesa di Roma. Santa Croce e il Duomo di Lecce, ma anche Sant’Agata a Gallipoli e la Cattedrale di Otranto, solo per fare alcuni esempi. risplendono di luce propria e, con le strade svuotate e i b&b tornati a proporre prezzi accessibili, tutto si gusta con una placidità e una consapevolezza diverse.

E poi Le tracce romane, esaltate al massimo grado nell’Anfiteatro di Lecce ma percepibili nelle porte antiche delle città o nei mattonati dei comuni del Sud, conferiscono quel fascino ancestrale a borghi senza tempo, come quelli di Otranto, Specchia e Presicce.

La tradizione culinaria

Ci sono specialità mangerecce che, in Salento, puoi conoscere solo in determinate stagioni; le eccellenze della terra si concedono solo quando il periodo è propizio e hanno un sapore che altrove non c’è. Il retaggio contadino che costituisce la spina dorsale del patrimonio culturale salentino si riflette sulle tavole delle famiglie e delle trattorie tipiche. Ogni pietanza è un frammento di storia, genuina e tutta da scoprire, mese dopo mese. in autunno e in inverno.

Una dimensione più umana

Gallipoli è emblema di divertimento, vita notturna e discoteche. Otranto è un gioiello di difficile accesso, stretta com’è e invasa da visitatori di tutto il mondo. In estate, almeno. Perché, col defluire dei visitatori, le città della costa si riappropriano della propria essenza più vera, e magari può capitare di accorgersi che Gallipoli è una città incantevole e che le discoteche non sono parte della sua essenza ma solo accessorio messo lì per alimentare l’industria del settore. E Otranto, vuota e con le strade limpide, è un incanto ancora più assoluto. E Lecce ti seduce perché è una perla, che sa esaltarsi nelle tinte scolorite di febbraio e nelle luminarie straordinarie che accendono dicembre. Non si può sapere nulla di tutto ciò ad agosto, specie se non c’è neppure l’intenzione di farlo.

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