La città di Ostuni deve parte del suo fascino alla sua storia, una storia di invasioni, domini, contaminazioni e alternanze al potere che hanno fatto in modo che il borgo diventasse un mosaico ricchissimo di arti e di culture. Ogni anno, per tutti i dodici mesi, hotel e b&b Ostuni segnano un flusso costante di presenze, a testimonianza di una realtà che, a differenza di gran parte di quelle dei dintorni, ha saputo strutturare un turismo in grado di prescindere dalle attrattive del mare.
Le origini
I primi insediamenti umani nella zona di Ostuni vengono fatti risalire già a oltre 40.000 anni fa; nel VII secolo a. C. popolazioni messapiche di nomadi scelsero le grotte della zona come presidio e lasciarono significative tracce della loro cultura, rinvenute e oggi custodite presso il Parco archeologico e naturalistico di Santa Maria d’Agnano.
Ostuni fu una fiorente provincia romana. Il dominio romano in Salento e nelle Murge iniziò nel III secolo a. C. e rimase sotto la sua sfera di influenza fino al crollo dell’Impero Romano d’Occidente del 476; il disfacimento dell’Impero Romano aprì le porte alle invasioni delle popolazioni barbariche di Ostrogoti, Longobardi e Saraceni ma furono i Bizantini a prendere possesso della città.
La dominazione bizantina resse fino ai secoli XI – XII, quando i Normanni riuscirono a prendere possesso della città ea definire in modo sistematico i confini della città. Un significativo impulso all’economia ostunese fu impresso dalla dominazione degli Svevi: sotto il comando di Federico II, la città abbandonò il sistema feudale. Con gli Angioini, poi, Ostuni si aprì a una intensa attività mercantile alimentata in particolare da esperti commercianti ebrei, soprattutto nel settore dei tessuti.
La guida Aragonese fu importante sotto il profilo urbano e, in particolare, per ciò che riguarda le fortificazioni difensive. Nel XVI secolo la città attraversò la sua epoca aurea, crebbe demograficamente, economicamente e a livello di prestigio, aumentando in modo significativo il proprio traffico mercantile e conquistando condizioni di vita sempre più prospere.
Dopo un periodo di dominazione asburgica, la città venne acquistata dalla ricca famiglia di mercanti dei Zevallos, che la rilevarono nel 1639 approfittando della necessità della famiglia reale di fare cassa in seguito alla sanguinosissima Guerra dei Trent’Anni. L’incapacità della famiglia Zevallos prima e una grave epidemia di peste poi provocarono una forte involuzione di Ostuni, che riuscì a riprendersi solo durante il XIX secolo, sotto la dominazione dei Borboni.
Nel 1861, Ostuni fu la prima città della Puglia a innalzare il Tricolore, per celebrare l’avvenuta Unità d’Italia.