La scelta di un impianto di allarme per la casa è indispensabile per chi è intenzionato a proteggere la propria abitazione in modo affidabile ed efficiente. Le proposte in cui ci si può imbattere sul mercato sono molteplici, e tra queste gli antifurti wireless si dimostrano molto interessanti, per la comodità garantita dall’assenza di cablaggi. Si tratta di soluzioni che, nella maggior parte dei casi, presentano delle caratteristiche tecniche alquanto evolute, non sempre a costi esagerati. In genere si ha a che fare con un display testuale retroilluminato attraverso cui si ha l’opportunità di verificare lo storico degli allarmi attivati in precedenza; allo stesso modo è possibile consultare le operazioni svolte dai diversi utenti registrati.
A seconda dei modelli di antifurto per cui si opta, varia il numero di zone che possono essere gestite attraverso l’impianto, da 40 a 96, o addirittura più di 100. In presenza di più utenti, viene associata a ciascuno di essi una password, con una combinazione di sensori specifica: in un modello che permette di gestire 40 zone, ci sono 40 differenti combinazioni di sensori, scelte direttamente dagli utenti, a dimostrazione del livello elevato di sicurezza che viene garantito. I sensori di un allarme senza fili dialogano in continuazione con la centrale antifurto e, in caso di guasti o malfunzionamenti, trasmettono un segnale ad hoc; lo stesso accade in presenza di un tentativo di sabotaggio, o anche se la batteria è stata scaricata. La supervisione dello stato della porta – aperto o chiuso – è una delle tante funzioni a disposizione, insieme con lo stato di vita dei sensori, che permette di capire se essi funzionano in modo corretto, e il livello di carica delle batterie.
Come scegliere un impianto di allarme
Tra i fattori che occorre valutare in vista della scelta di un impianto allarme casa, uno dei più importanti è senza dubbio quello relativo alla facilità di utilizzo: è importante, infatti, poter contare su una interfaccia utente che risulti il più possibile intuitiva e semplice da gestire, così che non si rischino inconvenienti o particolari difficoltà a livello di attivazione dell’impianto, di programmazione o di manutenzione. Anche la disponibilità di un elevato numero di funzioni è una peculiarità da apprezzare: oltre a quelle anti-intrusione, vale la pena di ricercare quelle anti-allagamento, le anti-gas e le funzioni di soccorso, senza dimenticare la videosorveglianza. Anche tenendo conto di queste caratteristiche si può capire se ci si trova in presenza di un prodotto contraddistinto da un rapporto qualità prezzo conveniente.
Perché scegliere un allarme wireless
Un sistema di allarme wireless è una soluzione di cui non si può fare a meno se si ha l’esigenza di proteggere le finestre e le porte di casa, ma più in generale tutti gli accessi dell’abitazione. Sono due i tipi di sensori che possono essere sfruttati a questo scopo: i sensori di movimento e i contatti magnetici, con dimensioni e forme differenti a seconda dei casi. Ormai la maggior parte degli impianti può essere gestita da remoto, e comunque attraverso lo smartphone, semplicemente usando una app dedicata. I sistemi anti-intrusione possono essere definitivi a seconda delle utenze a cui sono destinati: non solo per il residenziale, ma anche per il settore industriale, per quello commerciale o per quello terziario. A seconda delle richieste di sicurezza a cui si deve far fronte, gli impianti sono in grado di assecondare ogni necessità, che si tratti di un sistema industriale molto grande o di un impianto domestico limitato.
Le detrazioni fiscali
Dal punto di vista fiscale, l’installazione di un antifurto può essere equiparata ai lavori di ristrutturazione, dal momento che viene considerata come manutenzione ordinaria: proprio per questo motivo è annoverata tra gli interventi per i quali può essere richiesto il bonus ristrutturazioni pari al 50%, la cui validità è estesa a tutto il 2018. La detrazione non comprende solo l’installazione dei sistemi di allarme, ma – più in generale – tutti gli interventi che hanno a che fare con la sicurezza abitativa, come per esempio l’installazione di tapparelle blindate motorizzate, di vetri anti-sfondamento, di cancelli, di tapparelle meccaniche, e così via. Per usufruire della detrazione è necessario fare riferimento al cosiddetto bonifico parlante, segnalando all’interno della causale i lavori di ristrutturazione.
I costi
Ma quanto costa proteggere la propria abitazione con un antifurto per la casa? Come è facile immaginare, i prezzi variano a seconda del dispositivo che si sceglie: in linea di massima un sistema completo, che include la centralina, il combinatore telefonico, la sirena, i sensori interni e quelli esterni, ha un prezzo che varia tra i mille e i 2mila euro. Le cifre cambiano in modo più o meno significativo a seconda del numero di accessori su cui si può contare, così come in base ai collegamenti che devono essere realizzati e al grado di difficoltà del progetto. Tra i fattori decisivi da questo punto di vista ci sono le telecamere di sorveglianza e il numero di accessi all’appartamento.
La manodopera, invece, a volte può essere evitata, nel senso che non è detto che sia sempre necessaria la presenza di un tecnico installatore: volendo è possibile usufruire di appositi kit di sicurezza fai da te, che tra l’altro hanno il pregio di costare – in proporzione – molto meno rispetto ad altri prodotti. Un kit completo, infatti, in genere va da un minimo di 300 euro a un massimo di 700. Come sempre, a un costo tanto basso potrebbe non corrispondere una qualità ottimale: per evitare inconvenienti il consiglio è sempre quello di fare affidamento su brand conosciuti e marchi specializzati del settore, anche per poter beneficiare di un servizio di assistenza ottimale in caso di necessità.
Se gli impianti wireless ormai rappresentano la scelta più evoluta dal punto di vista tecnologico, anche gli antifurti con fili via cavo restano comunque in grado di garantire standard di sicurezza molto elevati: c’è da tenere in considerazione, però, lo svantaggio correlato alla presenza di cavi elettrici che devono per forza essere collocati nelle pareti sotto traccia per fare in modo che i diversi dispositivi (sensori di rilevamente, centralina, e così via) siano collegati tra di loro.