Negli ultimi mesi, si attestano in netta ascesa le realtà aziendali che forniscono il servizio di produzione video Milano, a Roma, a Napoli. I creativi del video editing sono sempre più ricercati, il traffico web alimentato dallo streaming cresce su cifre pazzesche e la comunità del digital marketing è uniformemente allineata sulla convinzione che il video marketing rappresenti la risorsa di content editing più efficace del momento.
Sempre più video a orientare i clic
Ad oggi, si stima che il 64% del traffico online è mosso da contenuti in streaming. Una percentuale che era ‘solo’ del 50% nel 2014 e che, si calcola, arriverà fino all’80% entro la fine del 2019. Da qui ai prossimi anni, i video saranno in grado di cannibalizzare la rete.
Investimenti verso il digitale
Gli investimenti pubblicitari seguono la massa. O forse la massa segue gli investimenti pubblicitari. O, più propriamente, esiste un’interrelazione, un condizionamento reciproco. Qualunque sia la realtà, c’è di sicuro che gli inserzionisti stanno gradualmente abbassando le spese in tv tradizionale in favore del digitale. La televisione ha perso il 4% di fondi pubblicitari dal 2012 a oggi e, secondo le proiezioni di settore, il salasso assumerà dimensioni ben più consistenti negli anni a venire. La tv sta invecchiando e non riesce più a tenere il passo delle architetture web. La comunicazione vecchio stampo, basata su un flusso unidirezionale, è destinata a una lenta estinzione?
Tutti investono in video marketing!
Stando a quanto riferito nel B2B Video Content Marketing Survey, il 96% delle aziende che lavorano nel business 2 business investe nel marketing online. Un dato emblematico anche se ancora controverso: oltre il 44% delle realtà d’impresa coinvolte nello studio ha dichiarato di riscontrare significative difficoltà nel calcolare il ROI (Return of Investment) legato ad attività di video marketing. Una risorsa forse non ancora del tutto implementata. In compenso, l’inserimento di un link a un video all’interno di una newsletter abbassa del 26% il tasso di cancellazione.
Intrattenimento per tutti
E non bisogna pensare che lo streaming online sia appannaggio solo dei più giovani: si calcola che, oggi, circa il 55% della gente guarda video su internet ogni giorno; la percentuale sale fino al 78% se si considera la fruizione settimanale. Il 65% delle volte, l’utente arriva a visualizzare almeno i due terzi della durata del video mentre le pagine web che ospitano video al proprio interno presentano tempi di permanenza mediamente superiori di 2 minuti rispetto alle pagine che ne sono sprovviste.